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Novena di Natale

 
 

Primo giorno

 

Signore vieni a liberarci

Introduzione

Signore, apri le mia labbra

La mia bocca annuncerà la tua lode

Se oggi ascolto la tua parola, Signore:

Fa che non indurisca il mio cuore.

Beata colei che ha creduto:

in lei la parola di Dio si è fatto carne.

Mostraci, Signore, la tua misericordia

E donaci la salvezza.

 Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo

Amen

La grazia e la pace di Cristo Signore, che è, che era e che viene, sia con tutti voi.

E con il tuo spirito

 

 

Inno

(a cori alterni)

E cielo e terra e mare invocano
la nuova luce che sorge sul mondo,
luce che irrompe nel cuore dell'uomo,
luce allo stesso splendore del giorno.

Tu come un sole percorri la via,
passi attraverso la notte dei tempi
e dentro il grido di tutto il creato,
sopra la voce di tutti i profeti.

Viviamo ogni anno l'attesa antica,
sperando ogni anno di nascere ancora,
di darti carne e sangue e voce,
che da ogni corpo tu possa risplendere:

Per contemplarti negli occhi di un bimbo
e riscoprirti nell'ultimo povero,
vederti piangere le lacrime nostre
oppure sorridere come nessuno.

A te che sveli le sacre Scritture
ed ogni storia dell'uomo di sempre,
a te che sciogli l'enigma del mondo
il nostro canto di grazia e di lode.

 

Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia (2,2-4 52,7-12)


Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Poiché tu, come al tempo di Madian, hai spezzato il giogo che l'opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle e il bastone dell'aguzzino. Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato: “Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace”; grande sarà il suo dominio
e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno, che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e sempre; questo farà lo zelo del Signore.

Parola di Dio

Rendiamo grazie a Dio

 

Salmo (68)

(A cori alterni)

Salvami, o Dio:
'acqua mi giunge alla gola.
Affondo nel fango e non ho sostegno;
sono caduto in acque profonde
e l'onda mi travolge.

Sono sfinito dal gridare,
riarse sono le mie fauci;
i miei occhi si consumano
nell'attesa del mio Dio.

Più numerosi dei capelli del mio capo
sono coloro che mi odiano senza ragione.
Sono potenti i nemici che mi calunniano:
quanto non ho rubato, lo dovrei restituire?

Dio, tu conosci la mia stoltezza
e le mie colpe non ti sono nascoste.
Chi spera in te, o Signore delle schiere,
a causa mia non sia confuso
per me non si vergogni
chi ti cerca, Dio d'Israele.


Per te io sopporto l'insulto
e la vergogna mi copre la faccia;
sono un estraneo per i miei fratelli,
un forestiero per i figli di mia madre.

Poiché mi divora lo zelo per la tua casa,
ricadono su di me gli oltraggi di chi ti insulta.
Mi sono estenuato nel digiuno
ed è stata per me un'infamia.

Ho indossato come vestito un sacco
e sono diventato il loro scherno.
Sparlavano di me quanti sedevano alla porta,
gli ubriachi mi dileggiavano.

Ma io innalzo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della tua benevolenza;
per la grandezza della tua bontà, rispondimi,
per la fedeltà della tua salvezza, o Dio.
Salvami dal fango, che io non affondi,
liberami dai miei nemici
e dalle acque profonde.

Non mi sommergano i flutti delle acque
e il vortice non mi travolga,
l'abisso non chiuda su di me la sua bocca.
Rispondimi, Signore, benefica è la tua grazia;
volgiti a me nella tua grande tenerezza.
Non nascondere il volto al tuo servo,
sono in pericolo: presto, rispondimi.

Avvicinati a me, riscattami,
salvami dai miei nemici.
Tu conosci la mia infamia,
la mia vergogna e il mio disonore;
davanti a te sono tutti i miei nemici.

L'insulto ha spezzato il mio cuore e vengo meno.
Ho atteso compassione,ma invano,
consolatori, ma non ne ho trovati.
Hanno messo nel mio cibo veleno
E quando avevo sete mi hanno dato aceto.

La loro tavola sia per essi un laccio,
una insidia i loro banchetti.
Si offuschino i loro occhi, non vedano;
sfibra per sempre i loro fianchi.
Riversa su di loro il tuo sdegno,
li raggiunga la tua ira ardente.

 La loro casa sia desolata,
senza abitanti la loro tenda;
perché inseguono colui che hai percosso,
aggiungono dolore a chi tu hai ferito.
Imputa loro colpa su colpa
e non ottengano la tua giustizia.

Siano cancellati dal libro dei viventi
e tra i giusti non siano iscritti.
Io sono infelice e sofferente;
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.

 Loderò il nome di Dio con il canto,
lo esalterò con azioni di grazie,
che il Signore gradirà più dei tori,
più dei giovenchi con corna e unghie.

Vedano gli umili e si rallegrino;
si ravvivi il cuore di chi cerca Dio,
poiché il Signore ascolta i poveri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

 A lui acclamino i cieli e la terra,
i mari e quanto in essi si muove.
Perché Dio salverà Sion,
ricostruirà le città di Giuda:
vi abiteranno e ne avranno il possesso.
La stirpe dei suoi servi ne sarà erede,
e chi ama il suo nome vi porrà dimora .


Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito santo.
Com'era nel principio, e ora e sempre,
nei secoli dei secoli.

Amen

 

Seconda lettura

Dalla lettera di San Paolo apostolo (3,20-21)
Dalla lettera di San Paolo apostolo a Tito (2.11-13)

La nostra patria invece è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.
È apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.

Parola di Dio

Rendiamo grazie a Dio

Riflessioni

“Non aver paura, amico mio. Il Natale ti porta un lieto annunzio: Dio è sceso su questo mondo disperato. E sai che nome ha preso? Emmanuele, che vuol dire: Dio con noi. Coraggio, verrà un giorno in cui le tue nevi si scioglieranno, e una primavera senza tramonto regnerà nel tuo giardino, dove Dio, nel pomeriggio, verrà a passeggiare con te ... Se vi dico che uno stelo di speranza è già fiorito, è perché voglio esortarvi a recuperare un genere diverso di vita e un nuovo gusto di vivere.

Don Tonino Bello:

 

Antifona al Magnificat

O Sapienza, che spiri dalla bocca dell'altissimo e tutto pervadi dall'uno all'altro polo e tutto disponi con forza soave,

Vieni a insegnarci la via della saggezza

 

Magnificat ( a cori alterni)

L'anima mia magnifica il Signore
E il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi
chiameranno beata.


Grandi cose ha fatto in me l'onnipotente
e santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.


Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza,
per sempre.

Luca (1, 47-56)

Preghiera dei fedeli

Eleviamo al Signore Gesù Cristo la nostra supplica; egli è venuto e ancora viene perché noi abbiamo la vita in abbondanza; e diciamo:

Vieni, Signore Gesù

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Saluto finale e congedo

Tu hai voluto, o Padre, che all'annunzio dell'angelo la Vergine Immacolata concepisse il tuo Verbo eterno, e avvolta dalla luce dello Spirito Santo divenisse tempio della nuova alleanza. Fa che aderiamo umilmente al tuo volere, come la Vergine si affidò alla tua parola. Per Cristo nostro Signore.

Padre nostro…

Ave Maria…

Maria sempre vergine prega per noi.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

(Seguono i canti di Natale)

 

Edizioni Dehoniane Bologna

 
Inizio del Santo Rosario