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La leggenda della Befana

Saputo della nascita di Gesù, tre re (i Re Magi), Melchiorre, Baldassarre e Gaspare, partirono da paesi diversi, forse la Nubia, la Godolia e Tharsis, per portare doni a Gesù: oro, incenso e mirra.

Attraversarono molti paesi seguendo una stella, e in ogni luogo in cui passavano, gli abitanti accorrevano per conoscerli e unirsi a loro.

Ci fu solamente una vecchietta che in un primo tempo voleva andare, ma all'ultimo minuto cambiò idea, rifiutandosi di seguirli.

Il giorno dopo, pentita, cercò di raggiungere i Re Magi, che però erano già troppo lontani.
Per questo motivo la vecchina non vide Gesù Bambino ne quella volta ne mai.

Da allora, nella notte fra il cinque e il sei Gennaio, volando su una scopa con un sacco sulle spalle, passa per le case a portare ai bambini buoni i doni che non ha dato a Gesù.

 

I Doni dei Re Magi a Gesù bambino:

•  Oro , omaggio alla sua regalità;

•  Incenso , omaggio alla sua divinità;

•  Mirra , anticipazione della sua futura sofferenza redentrice.

 
 

La Befana di Gela

La Befana di Gela, terminato il suo giro, torna nel paese delle Befane. Qui, assieme a sua sorella, ha un negozio di scope ,dove si servono le Befane di tutto il mondo.
Le Befane sono migliaia e consumano una montagna di scope , perciò gli affari vanno benone.
Quando le vendite diminuiscono, si lancia una nuova moda, la moda delle miniscope, ad esempio. In un primo tempo le Befane più anziane protestano. Ma quando una Befana giovane e graziosa si fa vedere in giro con la miniscopa, tutte le altre diventano matte per l'invidia e la vogliono anche loro. E ciò si ripete con la maxiscopa, una scopa lunghissima..
Poi la sorella della Befana di Gela apre un negozio di aspirapolvere e diventa ricchissima , ma da questo momento incominciano i guai...
Le Befane, viaggiando con l'aspirapolvere, aspirano nuvole, comete, pipstrelli, satelliti, insomma tutto ciò che incontrano sul loro cammino.
Per i viaggi delle Befane è senz'altro più pratica la vecchia scopa.

 
 
Poesie
 

La befana

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana
viva viva la befana
La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con la scopa e la saggina
viva viva la nonnina

Anonimo

 

La Befana 1

Quando è l'ora la Befana
alla scopa salta in groppa
l'alza su la tramontana
fra le nuvole galoppa.
Ogni bimbo nel suo letto
fa l'esame di coscienza
maledice il capricetto
benedice l'ubbidienza.
La mattina al primo raggio
si precipita al camino
un bel dono al bimbo saggio
al cattivo un carboncino.

Anonimo
 

La befana 2

Un tempo la Befana
veniva col vento di tramontana
su una scopa e col saccone
mezzo pieno di carbone
e lasciava tanti doni
solamente ai bimbi buoni.
Ma poi lei è andata a scuola
e ha imparato una cosa sola:
bimbi cattivi non ci sono per niente,
non serve il carbone assolutamente!
Non serve la scopa per portare
il saccone:
si viaggia col razzo a propulsione.
Ci sono doni per tutti i bambini,
anche se non esistono più camini.
Se il mondo è cambiato non fa niente:
la buona Befana verrà certamente

M. A. Scavuzzo

 

La befana 3

Vien stanotte la Befana
mentre i bimbi fan la nanna;
viene al chiaro delle stelle,
porta tante cose belle,
porta tante cose ghiotte
la Befana questa notte.
Silenziosa pian pianino
scende giù per il camino
ed a tutti i bimbi buoni
lascia dolci ed altri doni;
mentre ai bimbi fannulloni

D. Vignale

 

La befana 4

Con la ghiaccia tramontana
è arrivata la Befana,
e gironzola in calzini
tra comignoli e camini
che l'aspettano impalati,
sorridenti e affumicati.
Qui un comignolo l'avverte
 c'è un piccin che si diverte
tutto il giorno: un fannullone!
Ecco cenere e carbone!
Qui c'è un bimbo giudizioso?
Ecco un dono generoso,
ma al fratello negligente
lascio subito... un bel niente.
C'è una bimba vanerella?
Ecco qua la paperella!
Ma il giocattolo più bello
lo regalo a un orfanello:
per un attimo il sorriso
tornerà sul mesto viso.

Hedda

 

Il mistero della befana

Vecchia, dev'esser vecchia per davvero.
sono duemila anni che cammina.
Proprio non so come faccia la vecchina
a portare con sé un negozio intero.
Dentro quel sacco ce ne son di cose:
trombe. trenini. bambole e pistole,
palle e fucili. quanti se ne vuole.
Son faccende. a dir poco, misteriose.
Come scenda. ad esempio. negli oscuri
e stretti fori dei camini e vada
per monti e valli, lungo la sua strada
e nessuno dimentichi o trascuri.


Massimo Grillandi

 

Voglio fare un regalo alla Befana

La Befana, cara vecchietta,
va all'antica, senza fretta.

Non prende mica l'aeroplano
per volare dal monte al piano,
si fida soltanto, la cara vecchina,
della sua scopa di saggina:
è così che poi succede
che la Befana... non si vede!

Ha fatto tardi fra i nuvoloni,
e molti restano senza doni!

Io quasi, nel mio buon cuore,
vorrei regalarle un micromotore,
perché arrivi dappertutto
col tempo bello o col tempo brutto...

Un po' di progresso e di velocità
per dare a tutti la felicità!

Gianni Rodari

 
 

 

 
Filastrocche
 
- Quando è l'ora la Befana
alla scopa salta in groppa
l'alza su la tramontana
fra le nuvole galoppa.
Ogni bimbo nel suo letto
fa l'esame di coscienza
maledice il capricetto
benedice l'ubbidienza.
La mattina al primo raggio
si precipita al camino
un bel dono al bimbo saggio
al cattivo un carboncino.
 

- Zitti, zitti bimbi buoni,
presto, presto giù a dormire:
la Befana è per venire
col suo sacco pien di doni.
La Befana è una vecchina
che discende dalla luna
sulla scopa di saggina
non appena il cielo imbruna.
E si accosta pian pianino
alle calze e alle scarpette
messe in fila sul camino
e, ridendo, mette e mette...
Fuori soffia tramontana
e vien giù la neve bianca,
ma pei bimbi la Befana
non ha freddo e non si stanca.

 

- E' arrivata la Befana
coi balocchi pei bambini;
rimboccata ha la sottana
ed è scesa nei camini.
Ha trovato scarponcini
e calzini trasparenti,
li ha riempiti con dolcini
per far bimbi assai contenti.
Ogni cosa ha poi lasciato
con sveltezza e cuor contento:
nessun bimbo s'è svegliato
proprio allora in quel momento.
Risalita nei camini
è scappata in grande fretta.
La sognavano i bambini,
quella povera vecchietta.

 

- E' tornata la befana
a cavallo di una scopa:
vola senza far rumore
nella notte nera nera
Sulle spalle ha tanti sacchi
e li posa sui camini
tira fuori sorridente
i regali per i bambini.
Bambole e trenini
giostre e orsacchiotti,
dischi e grembiulini,
dolci e biscottini,
ma più bello ancora
essa sa donare
una grande gioia
che non si può scordare.

 

- Viene viene la Befana
Da una terra assai lontana,
così lontana che non c'è…
la Befana, sai chi è?
La Befana viene viene,
se stai zitto la senti bene:
se stai zitto ti addormenti,
la Befana più non senti.
La Befana, poveretta,
si confonde per la fretta:
invece del treno che avevo ordinato
un po' di carbone mi ha lasciato.

 

- M'avevan detto, la Befana
non é più tanto lontana
sulla scopa è già per via
giungerà all'Epifania.
Porterà ai bimbi buoni
chicche dolci ed altri doni.
La Befana qui passò 
tutto questo mi portò!
Se sia brutta vecchia e storta
non lo so e non me ne importa,
so soltanto che il suo arrivo 
rende il cuore più giulivo !

 

- La Befana di Torino
ha due buchi nel calzino
mentre quella di Milano
le due toppe ha nel pastrano:
Arrivate entrambe a Riccione
si comprarono un bel maglione
e alla scopa stanca di volare
fanno fare un bel tuffo in mare.
La mattina la strada riprendono
che i bambini già le attendono
sotto i camini son pronti i calzini
dei ragazzi da Trieste a Vizzini

 
- La Befana è una vecchina
che col sacco si fa china
mangia arance e beve vino
porta i doni ad un bambino
Poi all'alba si nasconde
sopra i monti o tra le onde
e ritorna un altro anno
se non prende un gran malanno.
 

- Zitti, zitti, presto a letto
la Befana è qui sul tetto,
sta guardando dal camino
se già dorme ogni bambino,
se la calza è ben appesa,
se la luce è ancora accesa!
Quando scende, sola, sola,
svelti sotto alle lenzuola!
Li chiudete o no quegli occhi?
Se non siete stati buoni
niente dolci, nè balocchi,
solo cenere e carbone!